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Recupero crediti in via stragiudiziale

Avete un cliente insolvente e non sapete come convincerlo a pagare la fattura? Esistono delle procedure che potete seguire per riscuotere il vostro credito. Le procedure di recupero crediti si dividono in stragiudiziali e giudiziali.

Procedure di recupero crediti in fase stragiudiziale

La fase stragiudiziale, detta anche risoluzione amichevole, è, di solito, il primo passo nel processo di recupero crediti. L’obiettivo è quello di indurre il debitore a pagare in modo spontaneo, rendendo quindi il procedimento più veloce e meno costoso. Procedendo in via amichevole, si cerca anche di mantenere buoni rapporti con il cliente insolvente. Tuttavia, nel caso in cui il credito sia contestato, non è possibile procedere per via stragiudiziale, ma ci si dovrà necessariamente rivolgere in Tribunale.

Procedendo in via stragiudiziale si cerca di identificare la situazione patrimoniale del debitore e capire quali siano i motivi per cui non abbia pagato la fattura. L’obiettivo è quello di convincere il cliente insolvente a pagare nel più breve tempo possibile.

Le azioni tipiche della fase amichevole possono essere intraprese sia in autonomia che con l’aiuto di professionisti, quali agenzie di recupero crediti o avvocati specializzati in materia. È bene considerare però che, sebbene il suo intervento non sia fondamentale, uno specialista in recupero crediti è sempre visto con maggior autorevolezza dal debitore.

In questa fase della riscossione del credito, il cliente insolvente viene contattato tramite lettere e/o telefonate di richiesta di pagamento. Oltre a inviare solleciti, si possono anche prendere accordi circa un piano di rientro. In questo modo il creditore faciliterà il debitore a pagare, mantenendo quindi buoni rapporti nel caso di eventuali collaborazioni future.

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Ma quali sono i passaggi per recuperare il proprio credito in modo amichevole?

1. Rintracciare il debitore

La prima cosa da fare è rintracciare il debitore. Può sembrare scontato, ma è un passaggio fondamentale e, soprattutto nel caso di un debitore internazionale, può risultare meno facile di quanto non sembri. Una volta determinato l’indirizzo del cliente insolvente, vengono raccolte informazioni su di lui, controllando anche solvibilità aziendale e credito.

2. Inviare un sollecito di pagamento

Dopodiché, si inizia ad inviare al debitore una o più lettere di sollecito di pagamento. Le lettere devono avere sempre un tono professionale e rispettoso. È uso comune scrivere inizialmente con toni pacifici, per diventare poi sempre più incisivi per mettere il debitore via via sempre più sotto pressione.

È anche possibile avviare procedure di recupero credito telefonico, ma in questi casi consigliamo sempre di riportare poi tutto per iscritto.

Infine, è possibile concordarsi su un piano di rientro. Tra i vantaggi derivanti, va ricordato che, firmando l’accordo, il cliente riconosce di avere un debito. Ciò potrà essere utile in una fase successiva del recupero crediti, o nel caso si vogliano mantenere buoni rapporti col cliente. Tuttavia, prima di stipulare un accordo di pagamento, è importante consultarsi con un avvocato specializzato in recupero crediti che abbia familiarità con le tecniche di negoziazione.

3. Costituzione in mora

Quando le lettere di richiesta di pagamento non sono efficaci, il creditore, prima di avviare procedure legali, può inviare un atto formale di messa in mora del debitore. Questa lettera fa da ultimatum, in quanto il creditore invita, per l’ultima volta, il cliente a pagare l’importo dovuto entro un termine stabilito. Se il pagamento non viene effettuato entro la scadenza, verrà avviata la fase giudiziale del recupero crediti.

In questa lettera vengono anche menzionati interessi e spese che il debitore ha maturato e che deve pagare al creditore.

Bisogna fare attenzione però: la messa in mora non può restare una semplice minaccia a vuoto. Infatti, se non vengono presi provvedimenti legali, nonostante il debitore continui a non pagare, si perderebbe credibilità agli occhi di quest’ultimo.

4. Controllo patrimoniale del debitore

Prima di intraprendere azioni legali, consigliamo sempre di consultare un avvocato di recupero crediti per valutare costi e benefici di un eventuale processo. Inoltre, è necessario eseguire una verifica patrimoniale dell'azienda debitrice. Questo perché un atto del Tribunale permette di agire forzatamente sui beni del cliente inadempiente qualora non pagasse. Bisogna quindi accertarsi che il cliente abbia dei beni che possano fare fronte al debito.

Un avvocato esperto in recupero crediti rafforza la vostra posizione

Nonostante possiate intraprendere le azioni della fase amichevole del recupero crediti anche in autonomia, tenete presente che un avvocato rafforza la vostra posizione.

Grazie alla loro conoscenza della legge ed ai loro anni di esperienza, gli avvocati di Bierens riescono a mettere molta più pressione ai debitori rispetto alle semplici agenzie di recupero crediti. Inoltre, siamo in grado di assistervi sia nella fase stragiudiziale che in quella giudiziale, facendovi così risparmiare tempo e denaro.

“Bierens ed il suo team di avvocati internazionali capiscono bene le esigenze di un’azienda e sono in grado di adattarsi ad ogni situazione.”

Lea Macedoni / Alessi

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Una fattura insoluta è sufficientemente stressante, figuriamoci se doveste sostenere dei costi per riscuotere il pagamento a cui avete diritto. Crediamo che sia ingiusto. Ecco perché lavoriamo secondo la politica No Cure No Pay. Questo significa che se non riuscissimo a riscuotere il vostro denaro nella fase stragiudiziale del recupero crediti, non dovrete pagare un conto salato. Pagherete solamente una piccola cifra per i costi amministrativi.

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